Amo le storie piccole e per piccole intendo quelle storie che si vivono nel silenzio, che non trovano spazio – grazie a Dio – sui social e nemmeno nei rotocalchi neppure televisivi. Sono le storie che si stentano a confessare, non per vergogna, ma perché le si pensa private, intime e forse di secondo piano. Eppure sono le storie che rendono uniche le vite che attraversano. Sono le storie di Erri De Luca. E “La natura esposta” è solouna di quelle che ha scelto di raccontare, sempre magistralmente.
Forse le parole e le storie che scegliamo ci assomigliano. Certo è facile pensarlo guardando Erri De Luca. Scarno, scevro di orpelli, diretto e allo stesso tempo capace di profondità abissali nel descrivere il sentire dei suoi personaggi, misurando il tono, senza enfasi artificiali. Uno dei grandissimi della scrittura, della letteratura italiana. Lo è ora, lo sarà sempre.
In questo libro c’è un uomo di montagna che, costretto in una notte a lasciare la propria casa, scende al mare e incappa nell’incontro con un’opera d’arte da riportare alle forme originali. E mentre il lavoro procede, anche l’uomo compie un viaggio reale e spirituale, breve, intimo eppure fondamentale per tornare a casa. Per tornare a sé. Il viaggio cui ognuno ambisce.
Erri De Luca
La Natura Esposta
Feltrinelli Editore